Il buon soldato Svejk è in vena di rimembranze. Sono gli aneddoti, la musica, le abitudini della sua gente l’oggetto delle sue dissertazioni accompagnate dalla musica di una scalcinata (ma efficacissima) orchestra balcanica. Una pièce caustica ed esilarante nella quale la musica di Bregovic, Kusturica, Kocani Òrchestra fanno da cornice musicale ai testi di Hasek, Hrabal, Kafka, Rilke, Bulkakov etc. Le atmosfere letterarie si fondono con le storie popolari e le leggende fino a toccare strane ed oniriche novelle nate nella notte dei tempi, alla ricerca di un est sognante e immaginifico, che sembra più un non-ovest. Infine, le scorribande nel mondo Yiddish con il suo umorismo tragico e premonitore, non sono che una strizzata d’occhio a Moni Ovadia con la sfacciataggine del clown.

Teatro Guascone festeggia quest’anno trent’anni di teatro, trascorsi tra roccambolesche produzioni per gli spazi urbani, in bilico tra poesia e provocazione, festival impossibili (come “Utopia del Buongusto”) e rassegne per gli spazi più impensabili, cantine, aie, piazze, vicoli, frantoi; follie teatrali (come la gestione del Teatro delle Sfide di Bientina), formazione per amatori e professionisti, e tanti altri progetti partoriti dalla fervida mente di Andrea Kaemmerle.