È certamente inusuale la combinazione di una fisarmonica e di un sax soprano. Inusuale soprattutto quando la prima, si presenta come chiara sostituzione del pianoforte o del cembalo, ponendo agli interpreti la sfida di nuovi equilibri fonici e di insospettate combinazioni timbriche. Ma Marco Vanni e Massimo Signorini hanno voluto sospingersi oltre il territorio del rischio, affrontando anche le incognite affascinanti di un repertorio tutt’altro che comune, in cui si assommano sostituzioni, metamorfosi e soluzioni irrituali. L’apporto tecnico è di classe superiore, la personalità decisa, moderna, aggressiva. Il nome del Duo prende spunto da una composizione scritta per pianoforte e sax soprano dallo stesso Marco Vanni nel 2013 e poi adattata per sax soprano e fisarmonica.